Il 26 dicembre è il giorno in cui si celebra Santo Stefano, il primo martire cristiano, che diede la vita per testimoniare la sua fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo 2345. È un momento di riflessione e gratitudine per la vita di coloro che hanno seguito il cammino della fede.
Santo Stefano, noto anche come protomartire, è una figura significativa nella storia cristiana. Ecco alcuni dettagli sulla sua vita e il suo ruolo:
Stefano fu il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana di Gerusalemme. I diaconi erano incaricati di assistere gli apostoli nel ministero della fede. Venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi, Stefano fu il protomartire, cioè il primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Gesù Cristo e per la diffusione del Vangelo.
Le vicende di Stefano sono narrate negli Atti degli Apostoli.
Arrestato dalle autorità religiose locali che proibivano la predicazione cristiana, Stefano proclamò una poderosa testimonianza citando le opere divine dall’Antico Testamento al Cristo. Questo gli valse la condanna a morte per lapidazione per blasfemia. La lapidazione era la pena contemplata dalla legge mosaica per colpe ritenute gravi, come la blasfemia e l’adulterio.

Protomartire significa che Stefano fu il primo cristiano a morire per la sua fede. Il suo martirio è descritto nei Atti degli Apostoli, dove appare evidente sia la sua chiamata al servizio dei discepoli sia il suo sacrificio per la causa di Cristo.
La festa liturgica di Santo Stefano si celebra il 26 dicembre, subito dopo Natale.

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