Certi amori non finiscono
Fanno dei giri immensi e poi ritornano
Amori indivisibili
Indissolubili, inseparabili… non solo come canta Antonello Venditti. Ma nella realtà. Quella di tutti i giorni. Concreta e tangibile. Fatta di sogni, obiettivi, sacrifici, ostacoli, vittorie, sconfitte, sorrisi e lacrime (anche di gioia). E di passioni.
Come nel caso dei nostri Chiara Sinatra e Matteo Scamarda. Un binomio speciale, nato tra le pedane di scherma, vivendo la tensione degli assalti, vedendo le luci che si accendono quando la lama tocca per la stoccata messa a segno. Una passione che prima li ha uniti, poi è cresciuta e si è trasformata nel “sì” pronunciato davanti agli amici più cari e ai parenti.
Doveva essere un momento intimo, privato… così era il desiderio. Tant’è che questo articolo non era previsto proprio per rispettare la volontà di tenere riservata una cerimonia che, invece, essendo noti nel mondo della scherma non solo a livello regionale, è diventata di dominio pubblico.
E allora, contravvenendo alla promessa fatta, ecco che il “sì” di Chiara e Matteo è arrivato anche qui. Li abbiamo visti elegantissimi e raggianti. Lei non con una spada in mano ma con un bellissimo, delicato e romantico bouquet di calle bianche; lui non con la maschera che cela il volto, ma a viso scoperto, radioso, emozionato.
Nel giorno più bello, dove al centro della pedana c’erano solo loro due, sole e luna si sono incontrati. Luminosi in modo diverso. Perché questo sono Chiara e Matteo, all’opposto ma simili.
Lei (da quando non gareggia più) è il delegato degli arbitri siciliani figura che, spesso dietro le quinte, lavora per garantire che le gare si svolgano nel rispetto delle regole. Se cerchi un sorriso che possa alleviare la tensione durante le competizioni, da Chiara lo trovi senz’altro.
Lui, anche se ritroso e schivo nel parlare di sé, lo conosciamo bene. E ancor più lo conoscono i tanti atleti che forgia in sala a cui trasmette la tecnica schermistica con una buona dose di psicologia e incoraggiamento (“il divano può attendere qualche anno prima che arrivi il momento del riposo!” cit).
Vivono la scherma da punti differenti: lui a bordo pedana, osservando, suggerendo, patendo per le sconfitte, gioendo per le vittorie (sono memorabili gli abbracci con i suoi atleti!); lei di fronte la pedana, concentrata sulle lame che toccano, sfiorano, si piegano, a volte si spezzano, anche volano! Ma la visione che hanno della scherma è comunque a 360° gradi.
Dal Cus Catania, dove il loro amore ha preso forma, arrivano gli auguri più sentiti, affinché il loro cammino insieme sia lungo, lunghissimo oltre i 14 metri della pedana.
A Chiara e a Matteo vanno gli auguri di cuore del presidente del Centro Universitario Sportivo di Catania Massimo Oliveri, del Consiglio direttivo, dei dirigenti e dei dipendenti amministrativi, oltre che degli atleti e dei maestri della sezione scherma.
Viva gli sposi!
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