Ho sempre pensato alla fotografia come a uno spazio libero, territorio in cui si incrociano, contaminandosi tra loro, idee, culture, sguardi, visioni.

Un luogo meraviglioso dove luce e pensiero si fondono per dar luogo a nuove realtà mai uguali a se stesse: uno spazio in cui fermarsi e perdersi, dove cose, persone e luoghi abitano la scena come pensieri intimi, frasi indefinite, ansie, memorie. Un viaggio quotidiano tra eventi minimi e aperto allo stupore, alla ricerca di una profondità, un’immersione fisica e mentale, un desiderio di andare oltre la superficie delle cose.

La fotografia insegna ad osservare il mondo con occhi diversi, permette di andare al di là delle apparenze, di percepire il reale attraverso uno sguardo contemplativo; ciò consente di conoscere e conoscersi in profondità, superando i limiti del vivere contemporaneo.

L’immagine fotografata diviene specchio dell’inconscio, rappresentazione esteriore dello spirito dell’autore, in essa i frammenti della memoria si ricompongono. E’ partendo da queste riflessioni che nel tempo ho immaginato il modo di insegnare la Fotografia, l’unico per me possibile, ovvero attraverso il costante contagio di stimoli e lo studio dei linguaggi contemporanei, esaltandone le diversità e molteplicità: mai cercato “seguaci” bensì studenti-artisti con un pensiero e un’anima, formati e poi guidati a trovare una loro strada nella consapevolezza di dover sempre andare in profondità per raggiungere una propria visione.

Così come avvenuto per il triennio di Nuove Tecnologie dell’Arte e il biennio di Arti e Tecnologie Digitali,corsi da cui provengono i dieci studenti qui selezionati, dove insegno Fotografia Digitale e di cui sono coordinatore; e dove, come mia consuetudine, assegno annualmente un tema, la scelta di “CONTAMINAZIONI” è avvenuta anche pensando alla pluralità delle discipline che contraddistinguono questo corso, “un meraviglioso essere con tante teste” come amo definirlo.

Il tema per me non è mai una costrizione ma è di ampio respiro e stimolante, una suggestione dove ognuno liberando la creatività possa ritrovarsi: suggerisce una direzione amplificando la visione e il pensiero di ognuno anche attraverso il confronto con gli altri studenti.

Questi i dieci studenti selezionati:

Manuela Ardita, Elena Elvira Bianchi, Federica Costa, Giorgia Maria Di Fonzo, Concetta Fazzino, Elisa La Spina, Massimiliano Mollame, Erika Pusillico, Valentina Reforgiato, Claudia Tossani

Dieci studenti e giovani autori che attraverso la molteplicità dei linguaggi della fotografia hanno esplorato la quotidianità tramutandola in mondi paralleli, vere e proprie contaminazioni di pensieri, sguardi e visioni che hanno saputo andare ben oltre certi stereotipi legati alla Fotografia ma senza mai rinnegarla e andando in profondità grazie alle loro (reali) intelligenze e culture contemporanee.