“Fuori asse” è una giornata di studi trasversale sulle pratiche artistiche e progettuali e le questioni di genere. Le
relatrici invitate, attraverso il proprio lavoro, ragionano e agiscono in una prospettiva di risignifcazione delle narrazioni dominanti e in un’ottica di ricerca e progettazione volta alle nuove pratiche artistiche, alla grafca di pubblica utilità, all’archiviazione del patrimonio.
In un momento in cui i “diversi gradi di periferie” (dal genere alla geografa e oltre) sembrano decentrare e intersecare i dibattiti, gli approcci, i valori e le pratiche, la nostra giornata di studi vuole essere un’occasione per le ricercatrici e i ricercatori di partecipare ad una possibile “rilettura dai margini” della contemporaneità; fuori asse appunto, che corrisponda ad una pluralità di voci e visioni per creare comunità e pratiche nuove a partire da ciò che è stato escluso e da ciò che ci rendiamo conto non funzionare.
La marginalità può costruire comunità che abbiano linguaggi diversi, punti di vista diversi da quelli soverchianti e coloniali a cui siamo stati abituati.
È possibile quindi rivedere le pratiche artistiche, curatoriali e di progettazione in un’ottica divergente dalle narrazioni consolidate, coloniali rispetto ai corpi, ai generi e alle geografe, che ci permetta di risignifcarne il futuro.
In tempi mai così instabili non possiamo esimerci infatti dal ragionare sull’agency del lavoro culturale, delle pratiche artistiche e di design, spostando il centro, evitando di fssare posizioni egemoniche. Essere in continuo movimento e riassetto rispetto a ciò che di volta in volta ci chiede una comunità che cambia.
Corso di Dottorato di Ricerca AFAM in forma associata
Scienze della produzione artistica e del patrimonio, I ciclo.
Bandito dall’Accademia di belle arti di Catania, in convenzione con le Accademie di belle arti di Firenze, di Macerata, di Urbino, con il Conservatorio musicale Vincenzo Bellini di Catania e con l’Istituto Superiore per l’Istruzione Artistica di Faenza; imprese partner: Comune di Siracusa, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro.
I curriculum sono tre ed individuano tre ambiti specifci di ricerca.
Archivi e repertori teatrali: carte, costumi, scenografe, scenotecniche, repertori, drammaturgie, performance contemporanee
Design della comunicazione visiva e utilità pubblica
Nuove metodologie del contemporaneo nell’ambito delle arti visive, performative e applicate.
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