A San Michele di Ganzaria si svolge a fine agosto l’evento “Magico Medioevo”. Organizzato dalla Pro loco Sammichelese, ripercorre alcune tappe storiche tra la fondazione del paese nel 1534 è quella principale. La festa medievale a San Michele di Ganzaria commemora in modo fantasioso lo storico incontro tra il Barone Antonio Gravina e i profughi albanesi.

Le famiglie albanesi portarono con sé tradizioni millenarie, costumi, arti e mestieri che riflettevano la loro ricca cultura. Durante Magico Medioevo il paese si trasforma in un suggestivo borgo medievale, con le strade addobbate a festa e i residenti che indossano abiti tradizionali dell’epoca in sfilate, cortei e rievocazioni storiche che ripercorrono l’arrivo e l’insediamento degli albanesi. Durante la festa medievale ci si ritrovs immergersi in un’atmosfera unica, con da contorno mercati artigianali, spettacoli di musica e danza, giochi e competizioni che richiamano l’energia e l’entusiasmo dell’epoca medievale.

La storia racconta che alla fine del XVI secolo il casale era andato distrutto da un incendio e il paese venne ricostruito da Antonio Gravina, figlio primogenito di Agata Modica e Vassallo Gravina Speciale, detto “il Bellicoso”, capitano negli eserciti di Carlo V, con la stipula dei Capitoli datata 25 settembre del 1534. I Capitoli vennero confermati nel 1554 dal viceré Ferdinando De Vega; con essi il barone Antonio Gravina assegnava, ad un piccolo gruppo di profughi albanesi “tuctu lu feudu di Sanctu Micheli e tucta la Sausetta Soprana”. Alla base dell’accordo vi era, per gli albanesi, l’impegno a condurre sul luogo trenta famiglie; il barone Gravina avrebbe fatto approntare delle capanne provvisorie e avrebbe fatto costruire, entro tre anni, delle abitazioni definitive per gli albanesi, che avrebbero coltivato il feudo in cambio delle case.

Sono proprio questi i momenti che si rivivono durante il “Magico Medioevo” a San Michele di Ganzaria.