Never Stop è un progetto fotografico che attraversa il tempo, lo spazio e le ferite invisibili lasciate da un sistema che esclude, detiene e rimuove. A partire da un incontro reale e umano tra il fotografo Carmelo Stompo e Arouna Diouf, la mostra ricostruisce il viaggio di un ragazzo partito dal Senegal con un desiderio semplice: vivere.
Attraverso immagini sobrie, intime, mai invasive, Never Stop rifiuta l’estetica del trauma e si fa gesto di cura.
Documenta la complessità di un’esistenza che si muove tra speranza e violenza istituzionale, tra quotidianità e cancellazione politica.
La forza del progetto sta nella sua capacità di restare accanto, non sopra. Di raccontare senza giudicare, ma anche senza sottrarsi.
In un presente che anestetizza la sofferenza, questa mostra restituisce spazio alla dignità e alla memoria.
Non parla di Arouna. Parla con lui. Never Stop è fotografia come presenza, come promessa, come atto politico.
Never Stop è una mostra fotografica, un progetto editoriale, un docufilm.

Carmelo Stompo
fotografo documentarista siciliano con oltre trent’anni di esperienza.
Vivo e lavoro a Catania, e utilizzo la fotografia come strumento per raccontare storie vere e necessarie, affrontando temi sociali, ambientali e culturali con sensibilità e rigore.
Il cuore del mio lavoro è la fotografia documentaria: paesaggi, persone, comunità sono al centro di una ricerca che unisce ascolto, osservazione e delicatezza narrativa. Tra i miei progetti più recenti Never Stop, il viaggio di Arouna tra Senegal, Libia e Sicilia; Under Your Feet, selezionato da Dysturb e presente ad Arles 2024, pubblicato su Gente di Fotografia, Il Fotografo, ed esposto in festival internazionali; e PASQUA_sia, dedicato alla memoria di una miniera molto discussa, Pasquasia. Attualmente lavoro a “Silenzi e Maree” sulle isole e sulla
gente che le vive e “Lato Terra”, sul “ponte sullo stretto”.
Ho esposto in mostre internazionali (Museo Italo-Americano di San Francisco, Sicily in Celebration) e collaborato con riviste e piattaforme come National Geographic, PH Museum, Perimetro, Urbanautica.
Parallelamente, lavoro con brand per progetti visivi capaci di trasmettere identità e valori con autenticità.
Dal 2014, insieme a mio figlio Mattia, mi occupo di 2LAB Culture Contemporanee, uno spazio indipendente che si occupa di cultura fotografica
La fotografia, per me, è uno strumento di connessione, memoria e resistenza.