Il Bardo, lo stato intermedio fra la vita e la fine, lo abitiamo tutti i giorni – diceva Franco – quando annaspiamo inconsapevoli nel vuoto. È un crepaccio che si apre lentamente, e può accoglierti esanime e smemorato. È la non coscienza dell’essere. È qui che il pensiero scettico e nichilista di Sgalambro si fonde inaspettatamente con quello trascendente di Battiato: è l’arte a ridefinire il mondo, anche in senso etico. È la costruzione della bellezza, che ci dà, e dà al mondo, legittimità e piacere, valore.
presentazione del libro di Elvira Seminara
In Sicilia con Franco Battiato – Cortili e galassie di un’anima errante
con il contributo fotografico
di Carmelo Bongiorno
a cura di
Rosaria Calamosca
cultori
Iris Buscaglia
Abramo Crispino
Roberta Giglio
Claudia Papa
Immaginare Franco Battiato che ci guida tra le vie di Catania è come pensare a un albatro che si tuffa in un lavandino. Nessun luogo, compresa la città siciliana sembra poter corrispondere al cantautore che gli spazi li viveva amando mangiare arancini su via Etnea o passeggiando su via Umberto con l’amico filosofo Manlio Sgalambro. Eppure Elvira Seminara affronta questa sfida vivendo i percorsi possibili come caselle della Rayuela: attraversando la città con gli occhi di Franco e non con i suoi piedi. La rotta seguita in questo viaggio non muove dall’infanzia alla maturità ma nel tempo dell’anima, che ha ritmi tutti suoi, non necessariamente progressivi e finalizzati.
Elvira Seminara vive tra Catania e Roma. Tra i suoi romanzi – tradotti in diversi paesi – Atlante degli abiti smessi (Einaudi 2015), I segreti del giovedì sera (Einaudi 2020), Diavoli di sabbia (Einaudi 2022). Tra i saggi creativi, “Leonora Carrington” (2023) e nel 2025 “In Sicilia con Franco Battiato” (entrambi Perrone editore). Collabora con varie riviste e cura laboratori di scrittura in Italia e all’estero.
